Zolle di terra
compongono il tuo corpo.
Ad occhi chiusi
gratto il contorno.
Scivolo e mi sgretolo,
ferita già aperta.
E mi faccio terra,
fiumi e mari,
universo, arenile
e montagne innevate,
il lavoro del cosmo
per costruire altre stelle,
la cintura di Orione,
il silenzio, la pelle.
Congiungersi e morire
in un unico atto.
Liquidi tornare
al contatto iniziale,
restituirsi alla notte
e dormire, forse dormire
(da Il Logorio della vita Moderna, 2021, su autorizzazione dell’autrice)