Anna che a quarant’anni viene invitata ad assistere ai solenni funerali della Poesia / e lei non si trattiene e scoppia in una solenne risata…
Anna che a trentacinque anni reputa l’amore vero sempre un delitto / e non si accontenta di essere un’assassina reiterata, una killer inveterata / pretende di essere pure il giudice che si giudica e si condanna da sé…
Anna che a ventitre anni esibisce il suo corpo biomeccanico perfetto / e ricerca l’esattezza cronofotografica per fissare i gesti e le cose nella volumetria spaziale / di un’esistenza che corre più veloce di lei e che non ha il tempo di realmente delibare…