DUE PAROLE SUL MEETING AMBIENTALE (11)

In tutto vengono estratti tre protocolli. Il ragazzo alto si fa avanti per esaminarli – le sue mani lattiginose ondeggiano sui faldoni in una sorta di conta – muove le dita salmodiando parole incomprensibili – “È questo!”, esclama a un certo punto. Afferra sicuro uno dei tre protocolli mentre gli …

TUONO IMPROVVISO O TEMPORALE

Quando scopre di pesare trentaquattro chili e non settantadue e tre quarti, come invece era convinto di pesare. Che Mercurio ha sette satelliti e due anelli. E che ogni notte, puntualmente, perde l’orecchio destro (alle due e trenta) in un incubo che in realtà non ha mai fatto. Che la …

HO ATTORCIGLIATO LE MIE BRACCIA INFINITE

ho attorcigliato le mie braccia infinite perché la pressione attrae gli artisti: tutto ciò che ho mangiato mentre dormivo si è trasformato in un pregiudizio di scolorimento infestato, valutazione continua del sonno liquefatto. ho un anno e un anno per raggiungere l’obiettivo, intanto questo inchiostro cade sulla spina dorsale di …

FITTI REPARTI DI INTERMITTENZA

L’onda che ti inseguiva nella foresta certo prismatica [e accattivante] forse forniva basi a terre di insurrezione: solchi primari, come per sigillare una gamba stesa nell’assopirsi in fitti reparti di intermittenza. Di rado i sogni assumono camici dilatati o prospicienti il mare. Di rado i sogni.     Un rifacimento …

ABSTINE SUBSTINE, “Luglio” 2

12. Subito dopo la nascita, era stato abbandonato dalla madre. L’aveva lasciato al padre e allo zio: era stata contagiata, e il padre non voleva curare la sifilide che aveva contratto quando era in guerra. Il padre e lo zio erano uomini violenti, e il bambino aveva chiesto alla madre …

FICTION

Gli attori di questa fiction si muovono a caso, ballano come muli, scorreggiano col culo rivolto alla telecamera, le donne si alzano la gonna per mostrare le mutandine. Uno sputa per terra. Uno bestemmia. Fanno cose sfocate, gesti rubicondi, gracchiamenti, si prendono a pugni senza ragione. Poi tirano fuori la …

AD EST NIENTE DI NUOVO

Gelsomina non amava il proprio nome che avrebbe voluto chiamarsi Desideria ma inappellabile era stato alla nascita la decisione materna colei che nel tinello ingrigito dominava le inutili pulsioni dei fabbricanti di sogni