WRANG

Scoppio di una ruota della bicicletta, wrang.

Vi guardo, voi, che state all’esterno delle mie palpebre, che sbattono piano all’accadere dei raggi del sole. Vi guardo che masticate pezzi di realtà in gelatina, come colla di pesce nella cotognata, o pezzi d’ananas a mo’ di barchetta. Vi osservo, vi annuso, vi intuisco dalla porzione d’ombra che marcate di piede in piede sulle fughe delle bozze delle strade del centro – e vi guardo ancora, esili, che non fate l’ombra, non fosse l’ombrellone verde marcio davanti alla tenda militare, pezzata, che arieggia d’ore roventi – tipo le due, le tre – nella calura agostana. E scoppia una gomma della bicicletta lasciata al sole, wrang, una botta che fa abbassare le spalle, e digrignare i denti. E poi le quattro, le cinque, l’ora del gelatino, frutti di bosco o amarena, una piena di sapori e ricordi d’annacquati ardori. Ma quando mai passammo alfine dentro le gote, le guance, dell’imbrunire? Ma – guarda – non ne parliamo: andiamocene, risparmiamo ancelle delle cose che non tornano perché meste, oppure triste, accanto all’Ossario dei Cappuccini di Trieste.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ANGOLO DESTRO PAGINA 31
Da quando ho letto di quell’uomo che amava volontariamente dimenticare tutti i nomi, ho cominciato a conservare le parole con Read more.
WALPOLE
L’ultima scalpellata ha spezzato il ciglio sinistro fino a sotto il seno ascellare. Succede ai folli che bramano la perfezione. Read more.
IL PICCOLO JOACHIM ASPETTA I GENITORI ALL’UFFICIO SPIAGGIA 7
Il piccolo Joachim aspetta i genitori all’Ufficio Spiaggia 7, è biondo e indossa un costume blu scuro. L’annuncio viene ripetuto Read more.
ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure Read more.
Tentativi di golpe fungino. 2
. del poco cinema avvistato] del miraggio mondialpol promemoria] acutil bromometil vista lago della città serve lo scalo un ciclo Read more.
da I GIORNI QUANTI (110)
“Siamo troppo lunghi dentro letti in asse, o troppo accucciati nelle poltrone tonde. Eppure avevi belle spalle, poco fa.” I Read more.
UN IMPASTO
8.94   un impasto in forma di susina croccante sapore morbido di pistacchio zuccherato vanigliato di colore avorio bruciaticcio un Read more.
Portami a ballare un finale diverso (8)
Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se Read more.
ASTRAGALO
Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile Read more.