DEPOSIZIONE DI PERSEFONE (115)

con una citazione di Keats scopri la pasta e fagioli, hai un pubblico, in un certo senso. come dire, un pubblico: fai quello che vuoi

capirà la confusione. con quell’aspetto necessario, sentendosi autorizzata, ha trovato il coraggio come dire di. di essere cagna, di avere un rapporto con sé. è una realtà da palcoscenico, con tutta la confusione al mondo, non è risorta dal mondo come un salto quantico. è tornata con un sovrappiù che è molto difficile descrivere. non cristiano, non ultimo, non il mondo

e con undici anni di ritardo. una donna all’incirca

vorrei che riflettesse sulla sensazione di scoprire diverse volte la consapevolezza. può esserci un medico del ritorno all’infanzia, lo stereotipo del S’, da un lato. ma è inenarrabile

quando ha avuto la seconda

io

c’ero, e c’era un medico nuovo

questa sensazione fantasma che vedeva. questa cosa. non parlava più a lui ma alla nostra civiltà che non riesce a sopportare le lenzuola pulite

non c’è chi venga a sporcarle. farlo lui, il medico, no

in primo luogo se c’è una bambina che porta qualcosa, non cercherà nulla

deriverà dalle cose, le osserverà

e intanto la bambina cresce

la prima volta invece è stata una diagnosi di conseguenza. ha provocato fatica sentirsi dire un abbandono, e il merito del riconoscimento intorno dice che aveva ragione

(vorrei dire l’esatto contrario, ma pazienza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.
STANZA 329
il mattino preso in prestito da un distributore ti amo già con tutto il tempo che ci resta per rimettere Read more.
CORSO DI CALLIGRAFIA
Ricordo il giorno in cui partimmo per il corso di calligrafia. Era una fredda giornata di dicembre e al nostro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 55
Autunno di erbe vuote questo inciampare Domestico e straniero comunque esule Dello stinco dell’angelo. Erbacce tricolori La via di casa Read more.
USCIRE DI CASA
Da oggi voglio essere come gli altri. Come gli altri defecare, dormire, scopare. Come gli altri voglio morire in montagna, Read more.
dove vado 28.02.94 (da INSETTI 2002)
se non faccio il gasista dove vado se esco mi dicono non esagerare   in fondo non riesco a capire Read more.
UNGENDO
ungendo soqquadrando il duodecimale s’affronta sottintendendo se duplice rafforza l’asimmetria del variato o la nota crescente s’appresta nell’atto scrostato   Read more.