E dai, giochiamo a pallone,
ancora una volta sotto casa, nella strada,
con i ginocchi sbucciati e le croste
che hanno un buon sapore se le lecchi,
e tu tiri i sassi agli uccelli
che si spaventano appena, sotto i tetti,
con la spiombola fatta in casa
con gomme e cuoio di riciclo
e il ramo forcuto mondato,
mentre qualcuno a corto di fiato
si piega con le mani sulle cosce
e lo sguardo da sotto in su
e poi rientra pur annaspando,
pulendosi il moccico
col dorso della mano,
una delizia di sputacchi salati
e di sangue, ancora una volta, dai.