MAI, MA ASPETTA

mai, ma aspetta. è un noioso gioco di vento e argento; millenni di tessuto muscolare stressato. l’ovvio livellamento del livello del mare dall’ultimo contatto, traslucido al tatto sopra e sotto la sua carezzevole nudità. l’acqua si apre nello specchio e si triplica qui nella pelle. dall’esterno sembra un muro. del muro ondulato non c’è traccia nel vetro. io mi addormento solo su un bordo, o non posso. alberi o tosse.

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