STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 2

La risacca del Baltico spingeva sull’isola rami decorticati e lucidati dal salino e le onde scintillanti di elettricità la notte accendevano forme subito dissolte. Il ristorante, chiuso in quei  mesi invernali, rimandava a nessun orecchio vibrati e loop del legno verniciato della veranda, del rame dei displuvi, dei corrimano bui.

(Alla memoria di Esbjörn Svensson)

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