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la tua agonia un neon girovagante balbettante non s’accende non si spegne sta lì present_assente un costante sapore di niente per me importante       Fantasmi, agone agonia (da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore

CUCCHIAI

Io i cucchiai li adoro. C’è il cesto con le posate calde di lavastoviglie bagnate di aceto – e io rovisto tra coltelli e forchette, e forbici anche, e cavatappi, e cerco ansioso i cucchiai. Quelli da minestra e quelli da dolce, quelli da vassoio e quelli da servizio di …

SI TU VOULAIS

si tu voulais si tu voulais si tu voulais danzeremmo questo inverno di nuvole e follie à la folie nelle ore del sonno a luci spente dall’altra parte del vetro per respirarti – ma forse parlo di me delle mie attese e parlo di te – delle tue debolezze quando …

(DALLA MEDIA ESTATE/3) 2

In collina eravamo pallidi, bianchi, Scendevamo al mare con un passaggio, Risalendo coperti di sale, stanchi, I dodici anni un atto di coraggio. In collina venivamo generati Nel tempo fermo, nel solito raggio Dell’abitudine, nel paesaggio accucciati Rinascevamo sempre a un eterno maggio

INTORNO ALLE VENTITRE’

Male incastrato tra i vicoli del centro, il mio appartamento si apre a infiltrazioni acustiche dai quattro punti cardinali: voci s’incanalano da più parti come folate centripete, riunendosi in soggiorno o battendo sulla porta finestra della camera da letto. Non si conoscono tra loro, le fonti, né si sospettano a …

LISBONA STANCATO PRESAGIO

Al Cais do Sodré scendo ogni volta che ti penso, abito la tua lingua e me la porto nella mente perché, Città-tutta-finestre, lo sai che le città dell’andanza vaticinano splendori per la mente viaggiante – nel loro centro questa matita con cui scrivo traccia vicoli vertiginosi e un trombettista cieco …

LA MUSICA NON È (MAI) FINITA – 05

“Certo, che no. Ma è perché, come ti ho sempre detto, il rap fondamentalmente non è musica. Si fonda su basi ritmiche looppate e scratchate e dei giuggioloni inkazzati che ci parlano sopra. Io qualche brano lo apprezzo pure, ma un disco intero di rap non lo reggo. Dopo un …

A VENDICARI C’E’ LA NEVE

Gli ossimori più vieti erano formulati nelle periferie di Tebe nonostante che gli editti padronali fossero limpidamente in disaccordo soprattutto nelle oscurità di luna piena laddove i gelsomini reclamavano una dignità forense

PALLINE DI PANE

Palline di pane sulla tovaglia della colazione era quello di te che lasciavi ogni mattina. Indurivano fino a sera, come i tuoi pensieri.     (da Il Logorio della vita Moderna, 2021, su autorizzazione dell’autrice)