LA VIA

il satellite non mappa meglio andare per cognomi senza numeri all’indirizzo che non accade ignora bianchi pola filzi marina dante belvedere smarrito tra bugavillee pomelie manzoni occhialuto  al passante rilegge una e due carte ascoltato non dice rimescola buste  tra le mani il nome la biro inadatto al consiglio dei …

Ta’ari

I Ta’ari del Ta’ari, nell’estremo e inospitale lembo occidentale del Gobi, colpiscono l’etnolinguista per come l’inconcepibile complessità del loro idioma coesista con l’estrema semplificazione e riduzione dello stesso. Il linguaggio dei Ta’ari è contestuale: la medesima espressione può caricarsi dei più vari e distanti significati a seconda della situazione in …

100 words. (1.0)

il più spesso delle volte ci chiediamo il perché dei generali. sono uno spreco di seta vengono prodotte bellissime uniformi con dei finimenti finissimi delle suture delle cuciture dei rifinimenti infinitamente bellissimi per. vengono prodotte per hanno una produttività intrinseca stanno ritte da sole stanno agli ordini si producono bellissime …

BECCO BUNSEN e altri stereotipi

4. scoperto sul pianerottolo germinava ci sono sfoghi e combinazioni che pianerottolo intendeva sgretolato tolto] le lungaggini abbattono  i batteri il vino di datteri l’aceto sorregge una palazzina l’istituto nazionale quella sporca sopra esposto a schiume al vicino consigliano arti di alluminio beccume che sopravviverà al dramma salta] anche le …

STORIA DI JAZZ (CORTOCIRCUITI) 2

La risacca del Baltico spingeva sull’isola rami decorticati e lucidati dal salino e le onde scintillanti di elettricità la notte accendevano forme subito dissolte. Il ristorante, chiuso in quei  mesi invernali, rimandava a nessun orecchio vibrati e loop del legno verniciato della veranda, del rame dei displuvi, dei corrimano bui. …

VOLEVO DIRE

Volevo dire una cosa profonda, una cosa che nel niente risulta magari un qualcosa di appresso, un cipresso, unßidea di qualcosa che ci renda felici tutti. Magari togliere ai super ricchi qualcosa, tipo nove decimi della riccheyya, e redistribuirla a mani piene, come la semina delle lenticchie, ai poveri veri, …

IN VIAGGIO 4

31. Come si costruisce un rapporto con la terra, dottore? Come posso non essere più sospesa come un aquilone, dice lei, come un’astronauta?

PRESENTE

L’ipernominazione del giorno distrae lo sbadato, sbanda il distratto. Altrimenti detto. Ci sono state lapidi, una collina filmica in file ordinate, una fossa un prete un discorso, il colletto bianco sotto un cielo grigio, l’immancabile albero poco distante sotto cui – fronde, qualcuno si è detto –, le prime gocce …

ACQUA DAVANTI E VENTO DIETRO

Genbraio 1.2. Neanche a farlo apposta, in questo preciso istante, come vomitati dal verde fagocitante di una macchia di sommacco giunta alla chetichella fin sull’argine, ben tre loschi figuri – buzzurri a giudicare dall’abbiglio caratteristico e dall’incedere tipico di chi è solito portare ai piedi grossi scarponi quasi sempre appesantiti …