M. COTE’ (4)
Coté vede ferragosti e sorpassi che voi non vi potete nemmeno immaginare (alienazione, ITA/FRA 2022)
Coté vede ferragosti e sorpassi che voi non vi potete nemmeno immaginare (alienazione, ITA/FRA 2022)
il cielo è, come si muove l’antico destino, un po’ come un’emorragia per la quale vorresti morire. il tempo ti regala solo il mare nella tua mente, comprensibile ma unico: una nuvola dovrebbe bastare per coprirne l’interno, ma non è così per tutti i mari. in questo, le conchiglie sbocciano …
Che fai tu vivo in mezzo ai morti? (Da una lettera di Jeanne Maigre a Edoardo De Candia) effettua ampi cenni con le mani. produce eventi. la credibilità è borghese. effettua minimi solchi nella roccia. esplode in proposizioni. effettua rapide quanto inutili flessioni sulle braccia. accumula parole che rimangono stressate. …
Bel tipo Rodolfo che gli piace scivolare attraverso unguenti priapeschi lui che in gioventù non riuscì a stimolare il coro delle vergini del Sannio dove per l’ultima volta fu avvistato un roveto blasfemo.
6 la pioggia che scivola nella memoria o sul silenzio pericolante del presagio è la stessa che scendeva, impazzita sullo sguardo ammorbato dell’attesa le lacrime di una primavera perduta sui vetri incrinati di quella finestra chiusa
al centro delle camerette nei salotti nei letti al buio controluce in foto o prima vivi e poi in fermi in saluto bianco nero cognome e nome lapidari non si dovrebbe ma poi qualcuno lo fa passa la sorella qualcun’altro l’aspirapolvere lo rifà il cane il fratello piccolo la mamma …
“Ho capito, ho capito, ma poi che è, un delitto? Loro ancora si divertono, la loro vita è il rock, fuori dal rock non sanno fare altro e i fans sono ancora tantissimi. Quando duri così tanto, un motivo ci deve essere. Forse la loro musica, i loro pezzi sono …
Nel chiaro andavamo, io, in un sonno assorto, Io e mio padre la domenica mattina, All’approdo dei pescherecci al porto, A una manna di pesci, all’altomare prossimo Al centro di Messina.
Un rumore fa, eri ancora in questa stanza. Un rumore dopo, ti dissolvevi come si dissolvono le gru nei cantieri, controsole. Una ferita nel vetro. Una finestra di carne umana. Un’angioletta pronta a sparare col mitra sulla folla. Una turboiridescenza che spacca l’aria. Perché, vedi, un rumore molto astratto ti …
Divembre. 2.2. Un sottilissimo strato di ghiaccio chicchiriante ricopre ogni cosa, sceglie, scioglie e confonde le tracce. Raggiungo la mia auto guidato dalla lucina mezz’assiderata di una lampadina da pochi, miseri, tristi watt, la stessa che sovrasta da tempo immemorabile la stretta porticina di un W.C. lontano, lontanissimo se si …