GLI ASTEROIDI 2

Magari, sciogliendo questo nodo, aprendo un’inferriata. O disegnando stelle, più stelle, più quattro carogne fresche.  Magari un discendente di mammifero sorpreso nel fatidico momento, l’ultima bestia a sangue caldo nell’ultimo luogo comune: Mus musculus, o topolina topo topus, in un bar. Magari un giaguaro in atto di azzannare o un …

LACRIMAE RERUM 12

Quando andavo a trovare mia madre, tutti i pomeriggi per cinque anni, “Tu mi porti una boccata d’aria”, diceva, e alla badante: “Marina vedi questo è mio fratello”. Io ero suo figlio e suo fratello insieme, perché anche di lui fu madre sempre. Ora era morto e il figlio vivo …

LA SORVEGLIANZA DEL ’22

fanghi al pomeriggio un buco nella parete lascia il liquido si compensa due manometri bianco e abrasivo bianco con i fanghi si nutre mezzo elenco anche mezzo elenco o] si lustra dagli sfregamenti la carta compressa il risvolto con meccaniche solidali di una nuova propaganda danno le spiegazioni su rulli …

MICHAUX e altre cose (94-95)

5 padri di carta accartocciati nella pigrizia del lavandino le voci scritte l’hanno fatta a mollo. le parole sono piene di cadaveri prima di romperle sappiatelo  

ATLETICA DISMISURA

C’è un visibile fraintendimento dentro mani illese [peninsulari]. Si nutre di onde arroventate da un’atletica dismisura.

LA MUSICA NON È (MAI) FINITA – 03

Il nipote gli diceva: “Voi rockettari del kazzo siete fortunati”.   “Ah, sì, e perché?”.   “Ma perché il rock non finisce mai. Nel rock la vita si prolunga, secondo me indecentemente, attraverso i decenni. In giro ci stanno ancora rockstar ultrasettantenni, dei veri, osceni dinosauri, tipo i Rolling, McCartney, …

SCRIVEREMO LACRIME DALL’INFERNO

scriveremo lacrime dall’inferno giù dai templi dell’irriverenza e percezioni di provenienze ingrigite   solo il tempo del nulla nelle notti di incanto a Yerushalaym* l’assenza   Gerusalemme*

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attesa che sostiene svegli tremano perle acqua infilate dal vento fa freddo attraverso gli sguardi di bocche sospese nel nulla       Fantasmi, agone agonia (da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore

NEANCHE I TUOI OCCHI FANNO SILENZIO

Seduto fra infanzia e adolescenza ci guardi obliquo e ispido, come erba robusta di prato. Neanche i tuoi occhi fanno silenzio, pozze d’inchiostro, tempesta in agguato. Prendi un po’ fiato, solo un minuto, aspetta la mia mano carezza leggera. Non sarà più il sostegno, che hai sempre cercato, ma basterà …