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Questo luogo si muove Mancanza di trombe Luce violenta, alziamoci (il caffè), ci vuole il fuoco I discorsi sull’arte (un’idea, una mania, una follia) (un dubbio penetra nell’anima) Cosa non ho dovuto sopportare in questi anni (mettendosi il cappello) Cos’è che rende accettabile tutto questo, Galileo L’incertezza e la speranza, …

(PALINSESTI FILIALI)

giorni che resteranno palinsesti da raschiare ove scoprire riscrivere i padri andati i loro nomi le loro parole nel camminare da un versante all’altro delle contrade; sarà sempre un’opera filiale, si voglia o no, una parola sfuggita, un detto sfuggito all’oblìo, ovunque ci sia tempo e lentezza dell’occhio, sulla terra …

LA PENETRA DA DIETRO

La penetra da dietro per qualche minuto concentrandosi sul movimento che compie poi pensa a lei come a un maiale. Rallentando ne osserva le parti, mentre spinge il bacino verso il suo e tira a sé con le mani la carne dolce nelle pieghe dei fianchi i seni schiacciati contro …

SIAMO TUTTI UN RACCONTO DI RAYMOND CARVER

Donna arrivò che era l’ora di cena, parcheggiò proprio davanti alla porta ed entrò con la bambina in braccio. Si tolse le scarpe e le lasciò lì. Era molto sporco di fango, gli ultimi giorni non aveva fatto altro che piovere. Jeff stava suonando il banjo come al solito a …

SALUTI DA MARCIANA MARINA

Ricordo una volta che ero all’Elba per una stagione da cuoco, che in casa entrò una piattola molto grossa, color mogano. Io non ce la volevo: ne parlammo ma Lei non ne volle. E allora io dovetti scegliere la soluzione finale. Però Lei non si faceva prendere, era velocissima, andava …

NEL TEMPO E NEI LUOGHI DELLA COSCIENZA

nel tempo e nei luoghi della coscienza scrivo di te del muro di ghiaccio – un pomeriggio assolato riempiva di gioia il suono d’organo le partiture dei ragni oh it’s a wonderful life urlava al letargo di voce dietro alle nuvole e più       (da L’allarme del crepuscolo, …

TRAUMA 9

vorticoso è stato il saluto. mentre piangevi l’agonia del nonno. nella macchina ai tuoi amici hai comunicato il fatto e ti hanno consolato. durante la serata i tuoi venti anni di esami universitari. la fine prima dell’estate. scoprirai che è nevrosi il piangere la morte dell’altro. il preservare legami di …

AI RITORNI

grandi ricchezze erano vuote immobili per l’ennesimo pane profumato. non avrebbe riaperto in un contesto di quasi vicini. nel quartiere avevano nomi e volti di privilegiati, guanti da un usare a fare muscoli di umanità. cantare suonare sgolarsi da una terza a una quarta parola. diventare sempre più amabili. anche …

ULTIMO GRIDO

A Giacomo Leopardi   e senza vento nei querceti abissati di luce eterno alterco tra morte e vita eterna è l’incessante sferza, timbro di suono recondito perso racchiuso nel fiore ultimo grido, tuoi cespi solitari intorno spargi, adorata ginestra contenta dei deserti. Limpida sfera indomita vita mortale che splende pensieri …

PERDIZIONE

Ti guardo da lontano col mio piccolo sguardo esquimese. Pensare è una forma di perdizione. Un rito crudele. Per pensare è necessario tanto spazio, tanto fiato. Saper affondare bene la vanga nelle zolle. Mescolare sabbia e calce. Saper impugnare il martello più liquido. E ci vuole una siepe. Sì, una …