a strati. attraversa a fatica, anche volendo. volendo è una parola. stratificata. a strisce per lo più grossolane, di pasta ruvida, a grana grossa. mastica bene. lentamente, tranciando con cura. arriva in fondo. è tutto dire, ma in realtà
vuole attraversare. non è la prima volta. lo fa
lo fa spesso?
sì, lo fa così, senza pensare. mastica e poi rimette. fatica ad attraversare
grani di pasta grossa a strisce ruvide. così, ecco
lo fa, lo fa. lo sgrana
che modo, però. che modo qualunquista. strascicato. di portarsi. di attraversare
è ancora giovane, poi, no?
e osserva come se. sgrana lo sguardo come se. invece
inciampa, no.
saluta la cameriera. sì. ma con deferenza: è straniera
l’ascensore alle spalle, la hall
è a grana grossa. è
a pasta ruvida, ma almeno non è a strisce
fatica lentamente, suda. non è la prima volta
saluta a malapena l’uomo alla porta
ma che modo, che modo. è vero che
qui manca l’acqua e l’autostrada è appena potabile
guarda intorno, senza cura
trancia l’asfalto a passi corti e ruvidi. vorrebbe bere. la lingua sul palato è a grana grossa e ruvida. il cielo è di pasta corta, a grana grossa. pastoso, corto e grasso, si lascia masticare con fatica
potrebbe piovere. invece