Se ricordo bene, la mia infanzia
mi ha fatto conoscere da subito
la tristezza dei cortili degli asili,
quando la mamma era morta
e a me non restava che aggrapparmi
alla tonaca nera della suora
mentre i miei compagni giocavano
sulle altalene di ferro e ridevano.
C’è nell’aria oggi la stessa tristezza
di quei cortili, c’è nel fiorire dei campi
lo stesso pianto ed è forse in esso
la più pura linfa che sgorga
dal ricordo delle lacrime di allora.