a un tratto, era una giornata invernale, abbiamo visto uscire da sotto dei tizi sporchi di fango dappertutto
mi raccontò poi che, da sola, aveva preso a perlustrare una miniera
NON APRIRE – PERICOLO
trovando degli ambienti da ricercare
gelosa io? no. piuttosto preoccupata
non era preparata a sufficienza. la tuta, ad esempio, non era adatta, soprattutto per strusciare ore in un cunicolo freddo e umido. ma, quando fuori pioveva, poteva tenere la faccia sott’acqua per tantissimo tempo
e adesso scava da dieci anni
la fatica e il dolore si fanno sempre sentire, soprattutto per le contusioni a gomiti e ginocchia, e le è ancora difficile gestire la tuta da ricerca. la vera sfida, però, è quella contro la mente: una volta dentro, sa che striscerà e si sporcherà al fango e al freddo, e che l’uscita è una e non è facilmente raggiungibile. sa anche che
una volta toccato il fondo è fatta. è finita
(ma poi bisogna rifare tutta la strada all’indietro)