BOSCH

Oggi abbiamo comprato un nuovo forno elettrico Bosch con orecchie ipersensibili, foderato di cozze e calabroni, corna elicoidali simili a quelle delle capre girgentane. Parla tutte le lingue e dialoga silenziosamente anche con il frigo e l’impianto di riscaldamento. Il nostro nuovo forno elettrico è dotato di dita umanoidi capaci …

QUANDO LE PAROLE

Quando le parole presenteranno il conto alla mia voce forse rimpiangerò di non aver avuto pudore. Il silenzio si paga caro, e in contanti.       (da Il Logorio della vita Moderna, 2021)

da OSPIZIO DI ADDIO – n.5

Si aggiusta nell’occaso il plenilunio, Ricchi di minimi rantoli fermarsi Se finalmente è l’ora delle miniere Con insieme le torce su tutti i fati. Eppure la luce evapora la mente: Piange l’angelo sempre comunista.

ANIMALI DOMESTICI (E NON) 1

Quando Luca osserva la tenacia, la pazienza, l’impegno del cane di Carlo, mentre Carlo evidenzia la fede, la fermezza, la ferocia, l’ambizione del gatto di Stella, che rileva la capacità di sacrificio, l’accettazione di lunghi periodi sotto schiaffo, la sopportazione delle umiliazioni, la razionalità, l’amore per il rischio che il …

I TACCHINI

Questa è la poltrona del cugino Miguel. Quello è un cuscino di raso. Lì c’è il suo adorato Alfredo, coniglietto di Borgogna di compagnia. A Ashin, dicono di uomini o animali che si sono amati: una lacrima per ricordare, chicchi di riso  – uno ogni anno in una tazza – …

COSTA OVEST – 01

  … e tu mi accompagnavi tra i turisti e i bagnanti / spiaggiati su un lido della Costa Ovest / e mi dicevi: ma quanto blatera quel ‘carciofo’ / mentre io lo comparavo ad un esorcista balordo / come l’avevo visto da bambino nel filmetto L’esorciccio / Quindi andavamo …

ALLUDO

Flutti rotti. Vetri. Incagli. Voce! “Sono il tuo pupo”. Spirale gutturale. Di pancia. “Dove mi hai messo?” – Sclerato, lacerato – “Senti, senti lo strappo”. ‘Di pancia, ah no dicono di anima’ “Sono il tuo pupo!” ‘Dirupo’. “Schiudo. Illudo” – Nudo. Morto nudo. Per il tuo pupo! – [Capogiro, capovolto. …

MINIERISMO

a un tratto, era una giornata invernale, abbiamo visto uscire da sotto dei tizi sporchi di fango dappertutto mi raccontò poi che, da sola, aveva preso a perlustrare una miniera NON APRIRE – PERICOLO trovando degli ambienti da ricercare gelosa io? no. piuttosto preoccupata non era preparata a sufficienza. la …

ESTATE ’96

Ci spalmammo l’argilla sul corpo e in pochi minuti sentimmo le giunture rigide, la pelle incrostata, era bello però avanzare nel canneto al ritmo del gracidare, raccogliere l’acqua del torrente tra le mani, insieme alle testoline nere e codate, cercare le più rare con due minuscole escrescenze. Dalle canne sbucò …