che ci lavora dalle sei del mattino alle sei di sera da dieci anni, senza un solo giorno di riposo, che scava per sopravvivere, per dar da mangiare ai figli e, naturalmente, per . e si lamenta che, quando finisce, ogni osso che ha in corpo le fa male, ma almeno non perché assorbito dall’apparato del consumo e dello spettacolo
abbiamo verificato personalmente che i tunnel, da cui il mainstream e gli esploratori pseudo-avanguardisti si tengono invece ben lontani, sono di una complessità impressionante, da perderci la vita. i colpi di scalpello su sfondo buio pesto, l’acqua alle ginocchia. senza contare che laggiù si respira a malapena
non per feticizzare la questione, vostro onore, ma la ricerca di è un fatto effettivamente trasversale, nella nostra più che in altre epoche (non latitudini, attenzione)
così, di traverso, oggi è arrivata a tot metri, ma finché non trova non viene mica pagata
tot chili di , tot dollari. faccia un po’ lei i conti