EGO FRAMES – 02

: il mediorientale Kabir Milagar cullava col suo canto ‘sorella sconfitta’ / ed avvisava: “warning! enter at your own risk!” / ma nessuno sembrava dargli retta o peso / io poi lo interrogavo: mi saprebbe definire la sua agogica? / e Kabir pronto replicava: no, perché questo input da cui muove e si sviluppa / il ritmo musicale del mio canto è eminentemente soggettivo, / non è fissato da alcun canone e io lo improvviso, / faccio variazioni, anche cospicue, ad ogni esecuzione / altrimenti mi annoierei a morte a ripetere sempre le medesime frasi musicali / … mi confidava poi che gli dèi delle piccole cose lo guardavano incupiti / mentre un telefono trillava a vuoto per parecchi minuti nella sua stanza…