Omaggio a Jean-Luc Godard, con particolare riferimento a Questa è la mia vita( Vivre sa vie /tableau I°)
Tuffo drastico e disgiuntivo. Un profilo di donna e un bistrot. Ricongiungimento assente sulla compattezza dei miti. Gli interrogativi esistenziali nascono sulle strade come fagocitazioni pressanti in un roteante angolo (tutelare). Capacità implosiva con detersione o deterioramento (s)leale della relazione umana.
Un uomo di spalle [è preludio a un volto] – Credevo fosse importante vedersi- Un volto è un volto. Non c’è mano o vento che insegni. Fremiti nel lasciarsi e nel dare forma a uno scollamento.
Il tempo è artico sulla sagoma (e nel declivio) di un’automobile storica. Su una moneta scoscesa. Nuovi tremori verso capsule di libertà incombenti. Responsabilità dell’esser vivi e liquidità nell’evasione (contro-illusione externa). Nel linguaggio si frantuma il grumo latente.
Il linguaggio è un albero [dall’aroma invitante].