NON PORTA MUTAMENTI

Siamo all’interno di un virpul cinque fuochi. Qui è ancora giugno, ma un giugno che in più ha raggiunto la perfezione: è immarcescibile. Lo vedi dai colori del cielo che non stingono, e da una nuvoletta che sbuffa perennemente dal tubo del gas al piano cottura. Lo vedi da enormi …

CANTABILE OSTINATO XV

passerà di qui la stagione che ti somiglia con polverine fatate tremori stupori lepidezze in bilico del surfista sull’onda più alta rimmel sulle sue ciglia e un fermaglio ai capelli passerà come dentro lo specchio lo stiracchiarsi del gatto o il mio sbadiglio prima di andare a letto  

da I GIORNI QUANTI (14)

Oggi mare calma piatta. A imitazione del cielo. Me ne tengo lontano, arretrato, sempre più sotto l’ulivo, sempre più dentro il suo tronco-vulva secolare, in ragione del progressivo avanzare della linea del sole avverso i miei piedi. Saranno quattrocento i metri sul mare in cui il mio ulivo e io …

LACRIMAE RERUM 33

Furono temporali: sbatteva il cielo, sbattevano i rami delle foreste e il lampo incendiò la visione. Impazzivano le formiche, frustate d’acqua sul viso dei naufraghi, si piegava l’erba, si riempivano i fossi il canto della furia infrangeva i vetri, si spensero le luci, il lampo bianco accecò il buio, rimbombava …

ALL’ACCORTO CORTIGLIO

All’accorto cortiglio m’appagavo, di sarte, braccianti, lavandare, devoto a quel racconto ascoltavo del paese sul monte, in fronte al mare.

15)

l’incedere delle tenebre nell’astuzia nascosta di un viaggio sotterraneo – l’etoile de mer l’etoile de mer* mentre muto arriva agli occhi questo tempo   * la stella marina     (da KHAMSIN – frammenti di scrittura – Marco Saya edizioni, 2021)

SCAFFALE 102 – 161108

Senza reti di sicurezza (concepire l’arte come una pratica rischiosa) Comportarsi come uno studioso della libertà (veniamo educati a una vita normale e quindi disabilitati dalla normalità) La libertà è un moto interiore (liberi per cosa, liberi rispetto a che cosa…) Liberi dalle proprie paure (liberi di essere) Dar vita …

da OSPIZIO DI ADDIO – n.15

Ho asfodeli per collana e orecchini Eppure non mi decidono a morire. Nella toppa di casa vado a stento Mi oscura la nebbia l’erba voglio Così con cura mi abbraccio bambina. Ho la fine del conto vado via Girandola fatale stento unico Finalmente stanato il sangue.

STORIA DI CIRCO 3

Il gabbiotto della biglietteria raccoglie foto e ritagli: il tempo si contrae qui dentro e Madame detta Nostalgie stacca biglietti d’andata e ritorno. L’ultima radio a transistor trasmette ancora io che amo solo te e Madame Nostalgie racconta volentieri di quando Sergio Endrigo portò la sua ragazza al circo delle …

EGO FRAMES – 07

: non si poteva non ascoltare Pasolini che parlava / in nome della “scandalosa forza rivoluzionaria del passato” / … epperò lo stesso io vedevo un cimitero di gialle foglie morte / ai miei piedi, con gli scarponcini che parevano / calpestare l’autunno della storia e della vita / … …