Oggi incomincio il viaggio di ritorno,
sarà lungo e tortuoso ma di certo
la fatica sarà più sopportabile
dell’andata; riconoscerò quei
gesti, quei sorrisi e quei dolori
e la cura dell’amore materno,
la ferita della nascita, la sfida
per sopportare il canto di sirene
improbabili annidate nei pioppi,
lo scorrere dell’acqua sotto la morsa
del ghiaccio, l’uggiolio del cane
davanti alla porta, fino a quell’Itaca
di sassi, a quella strada che si perde
nei campi tra l’argenteo degli olivi.