SOUVENIR

Mara raccoglie pietre erbe fiori che cucina in spirito senza alambicco per fatti che non quadrano polpacci da palestra e rigore classico l’esuberanza dell’arte moderna l’altera insistenza di alloro e nicotina tra tendenze e smanie si trastulla con segni che si dissolvono al mattino e delusa nell’ordine delle non cose porta l’orecchio a sfiorare ombre odori colori la musica della devastazione e ammonisce sola ad alta voce per strada come una attrice che ripassa la parte a gesti ampi e tono irruento non curante dei passanti  ma di che si tratta? quando la terra stava immobile al centro e i corpi celesti le ruotavano intorno in gerarchie di perfezione annunziando l’assoluto splendore del motore primo le virtù celesti riverberavano la loro potenza negli enti naturali così dell’oggi lamenta street food bed & breakfast carrozze cavalli souvenir sull’asfalto irrorato tiepido e puzzolente d’assenza di talismani

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