oh, se parigi si potesse copiare metro dopo metro a matita!
uno scantinato dell’île saint louis dove mozart imbraccia il sassofono per suonare kind of blue dove van gogh disegna navi sul muro dove il mago di riga gioca a scacchi nel vorticare del fumo di sigaretta dove il labirinto di parole si avvolge come orecchio-conchiglia
(ascoltando miles davis, leggendo giorgio fontana, immaginando navi)