UNA EREZIONE

Ebbe di soprassalto un’erezione. Intravisto, tra le foglie delle palme, il deretano di sua moglie. Un’erezione elastica, il lancio di una fionda, lo scoppio dell’arcobaleno dopo il piovasco. Superò le palme, la seguì nel rione del fornicaio, rilesse l’insegna del macellaio: CARNE DIEM, si appostò tra i rovi di rose …

SULLA DECADENZA DELLE BILANCE

Alle volte, anche se con il conto in rosso, ricevere un nuovo libretto di assegni mi riempie di felicità. Lo sbusto, lo soppeso, lo infilo delicatamente nel portafogli. Sento la natica destra abbassarsi, poi ondeggiare per un lieve contraccolpo dell’altra. Mi riassesto ma perdo la dritta del volo. Un passo …

QUANDO I PALERMITANI PRECEDETTERO I NAPOLETANI

Fu nel maggio del 1906, prima Targa Florio vinta da Alessandro Cagno su Itala. All’ultimo rifornimento i francesi Rigal e Bablot, testa della corsa, chiesero benzina ma furono serviti di un pieno d’acqua. Tre quarti di secoli dopo, il testimone era già passato e saldamente in mano ai napoletani. Sceso …

MISERIA E DIGNITÀ

La signora Annina Mazzola (dei Mazzuleddi di Castelbuono) un giorno si vide tornare affranto il proprio figliuolo Domenico (detto Micuzzu) con il pane in mano. Piangendo confessò che gli era caduto su una ciotta (torta in lingua) di merda vaccina. Senza rimproverarlo né perdersi d’animo, mamma Annina prese il quarto …

FOCUS BENJAMINUS

Mi si sono svegliato camaleonte. Tutto verde stamattina. Forse per contrastare il fuoco che ancora arde e rifrange da dietro i boschi di Tusa, dalle parti di Pollina. Mi sono svegliato che ce l’avevo in testa, che mi era entrato per svegliarmi Aveva gli occhi verdi dell’amore. Quale buondio me …

MEMO

quadrati, quadrati piccoli, quadratini, quadratini ancora più piccoli   liste di quadratini, microsciami, e sottoinsiemi, pellicole, quadratini di dimensioni diverse, sotto il finestrino, rotondi però, sono le gocce, fuori, poi anche dentro   il finestrino non tiene, è la memoria, se ne ricorda, a riquadri, a quadretti, anni prima, tutti …

MOZART SUONA PER L’ORECCHIO DI VAN GOGH (3)

l’inutile, l’invendibile, l’abbandonato, il disprezzabile, l’ammaccato gli piace e l’accoglie, lo conserva in valigie vecchie di strappi e di graffi, ne compone melodie, ne strofina con le dita i margini lisi impila le valigie nel magazzino di una stazione di rifornimento abbandonata da anni di quando in quando ne sfila …

GUARDI FUORI E CERCHI UNA CIMA

guardi fuori e cerchi una cima la più alta immagini un oggetto precipitare tentare una culla al centro dell’aria immagini il vuoto sformarsi ti vedi evaso dal corpo sopra l’oggetto che non regge poi cade     da SUBSIDENZA – 1) Alterazione ed erosione – raccolta inedita

da I GIORNI QUANTI (20)

C’è un piacere nell’andare dal dottore, perché comunque ci si aspetta di sentirsi dire: sano come un pesce. C’era una speranza in mio padre, tornando dal dottore con una dieta di scorie vegetali. Poi i giorni sono cambiati e ogni giorno è diventato l’ultimo giorno. Devo trovare qualcosa che condisca …

cut up #12

lafcadio riportava da napoli la salma di un panino al prosciutto accuratamente confezionato. differenti linee di demarcazione: mio padre era invece muratore. nella penombra della birreria qualsiasi altro difetto è più gradevole. la troppa fatica, prossima e disposta, il sangue freddo, incidentalmente una delle trentamila divinità greche circola nel cerchio, …