3 momenti kon ciccio

c 7.27 (quasi) all’ improvviso dici vuoi che te la trovi io una donna? e poi ma perché non la pianti di obbligarti in una misura che non ti fa ragione?  – passeggiando sul molo foraneo la mezzanotte è passata abbiamo cenato a cavolo nella barca del pidgi discorsi di …

FALL OUT

Far fallire, farfallire a ridosso del ben fatto, del conforme, del visto. Farfallire più in là, dove non c’è, e il non dardeggia- scavalca – trapassa incerto l’altro luogo. Far fallire nella sbavatura il nome del colore, l’ora del giorno, la dimensione della casa, il silenzio della notte, la luce …

PAGINA BIANCA 3

  oltre il fruscio del bosco di pini. e tufo d’antichi desideri. mai ebbero luogo. solo nelle perversioni. di un paradiso extracosmica vita. dirupo di trauma. abeti e salici cangianti. secondo stagione e visitati. in soffocanti estati. le cicale porpòrano a sangue. ceruleo. mai abbandonava ossessive letture. e nei disegni …

BECCO BUNSEN e altri stereotipi

20. la parte integrante la grana del quotidiano il] visto recinto mobile criptozoo danno le spalle sono caricati di tutto per tutto trappole elettroacustiche soffiano via la limatura] i limiti della stenotipia la guerra dei vetrini disintegrato un colpo di faro due colpi

da I GIORNI QUANTI (19)

A mio padre piaceva avere sotto gli occhi i peri, i fichi, gli albicocchi, gli piaceva arrivare in tempo. Sono qua, seduto e aspetto. E temo che non arriveranno mai sotto i miei occhi. Guarda, non ci devi provare. Nun ce devi provà. Ma io, oggi, mi sento nella stessa …

LACRIMAE RERUM 38

Potessi almeno gridare al termine della lotta: hai vinto mi arrendo. Ma non c’è nessuno con cui lottare e ho pietà degli imbellettati che si fingono vincitori. Non c’è quiete che nella resa non c’è che in essa riposo; sconfiggimi dio o chiunque tu sia, sono stanco, sconfiggimi.

FRA LE VETRINE

L’uomo che sa senza sapere si muove geometricamente fra le vetrine del centro commerciale in un silenzio attivo fatto di labbra cinetiche e occhi smorfianti. In una vetrina sparluccicano grosse testuggini. In altre vetrine trionfano zoccoli dorati, cassette di lombrichi, reggiseni, gatti in scatola, brodino di usignolo, specchi spaccati. L’uomo …

EMATOCRITO

Ematocrito (473 a.C. – ?) fu discepolo, in momenti diversi della propria vita, di Parmenide e di Leucippo. Dal primo apprese che l’essere è (e chi l’avrebbe detto? ndr) e non può essere altrimenti, che il nulla non è e che non si dà che qualcosa possa uscire dal nulla …

MIA MADRE

«Bisogna essere la montagna che si sale. Avere valli ed essere cima. Bisogna essere gelidi come il Bianco Affilati come il Cervino, tempestosi come il Rosa.» (Omar Vecchio, alpinista scomparso)   Mia madre ha il nome di una montagna. È nata su un’isola di vento e carbone. Occhi colore fondo …