ACQUA DAVANTI E VENTO DIETRO

Genbraio. 5.1.
Con in mente inconfessabili voglie gattono nell’acqua dilagante che spumeggia tra l’ormai lontana sponda del mio letto e quella sempre più vicina dell’altro… altissima… ad una prima impressione, inconquistabile. E invece, solo a guardar un po’ meglio, si scorge là, giusto dove mai e poi mai me lo sarei aspettato, una fila vertiginosa di gradini abbozzati nel tessuto giallo oro del copriletto fitto in questo punto di piegoline zebrate d’ombra. Non danno certezze questi gradini… mal sopportando i miei settantasette e passa chili si deformano e non appena sollevo il piede dalla pedata si disfano platealmente. Ciononostante, al termine di una rocambolesca ascesa, mi conducono all’interno di una cavità ricavata artificiosamente sotto le lenzuola e rischiarata da una luce pulsante che, scivolando su grandi tele impreziosite da corpose cornici, sveglia, con la spensieratezza di un cabarettista un po’ alticcio, le giovani donne  ritratte a figura intera allato ad una finestra che sprofonda chi guarda in un paesaggio piatto sconfinato spettrale. E all’istante so, lo leggo in quei loro occhi impassibili fiorati a tratti da incredibili gatteggiamenti, che sono tutte quante testimoni di certi atti esecrabili accaduti di recente proprio nell’angusto interno dove posano… Forti schiocchi di dita  risonano all’unisono nella cavità… la colmano… Mani ben curate, ingioiellatissime, escono dalle raffigurazioni, strappano i quadri dall’abbraccio incestuoso del cotone e, aggrappate alle cornici, improvvisano una danza dancala…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Storia di giostrai (4)
Forse le ossessioni non si scelgono, ma sono esse a sceglierti. Forse questa è soltanto una frase a effetto, ma Read more.
monologo esteriore n. 3
tocco la poesia negli intervalli nei ritagli negli scarti e mentre scrivo penso sono il neurone nella testa o la Read more.
SCISTI
di anima e pece, bituminosa e ad alte temperature, penso e stringo la matita tra i denti e, mentre il Read more.
7
sotto la massa trascinata    un verde traente al grigio                                                           sia come risultato di questa suddivisione del flusso Read more.
CAPODANNO
Io sono la cosa. Sono fatto di ferro, plastica, muscoli, pixel, catrame, lacrime, nuvole. Nella tasca destra dei pantaloni nascondo Read more.
BELLOLAMPO
La gente farebbe di tutto per alleviare le ansie altrui. Proprio come il cane di mio zio Alfonso che gratta Read more.
L’ANIMA DEL GATTO 3
Il rosmarino all’angolo sud nasconde ancora i resti dell’intonaco e riceve dalla gronda la giusta umidità, scava con forti propaggini Read more.
SI ERANO PERSI I TEMPI
si erano persi i tempi di coagulazione acquisiti al paradosso sincronico biévochi colorando miraggi e notti supine nel frattempo eh Read more.
la tua benda di paradossi
la tua benda di paradossi ti è stata distribuita equamente, il punto più assurdo è dove c’è il bacio stesso. Read more.