Bernardino di York (1070 – 1122), al secolo Bernardino e basta, fu un astro fioco e quasi invisibile nella scolastica medievale. Non sopportando la noncuranza dei suoi avversari polemizzò con la maggior parte di loro. Nella disputa sulla doppia Verità, che vedeva da una parte i sostenitori della sola verità di fede e dall’altra coloro che pensavano che fede e ragione potessero procedere di pari passo per sbrogliare l’enigma del mondo, Bernardino di York argomentò che non vi è nessuna Verità se non che esiste una tale disputa. Contro Roscellino, che minimizzava il dibattito sugli Universali dicendo che questi non esistono, non essendo altro che flatus vocis, mero suono a cui non corrisponde nulla, Bernardino sostenne che un muto ha pure l’idea della cavallinità senza avere voce. Sulla stessa linea, qualcuno che è nell’atto di annegare o di aver finito una maratona, ha pure l’idea della cavallinità senza avere fiato. Propose, dal canto suo, che gli Universali esistessero e non esistessero a seconda della propensione alla disputa di chi si pone la domanda. A seconda dell’avversario, sostenne abilmente che si può e non si può dimostrare l’esistenza di Dio. All’epoca fece un qualche scalpore il suo argomento per assurdità, curiosamente in anticipo sui tempi, che andava come segue. Poiché c’è gente che muore di fame lavorando diciotto ore al giorno in agricoltura, e altra che riflette su come evadere le tasse patrimoniali sul proprio quattordicesimo castello in Provenza intestandolo ad un prestanome, il mondo non ha senso. Poiché il mondo non ha senso è meglio non pensarci, e se l’idea di un Dio regolatore che distribuisce ricompense e punizioni dopo la morte contribuisce a tener a bada il senso di vertigine, ben venga. Dunque Dio esiste ed è necessario, perché altrimenti un raccoglitore di pomodori qualsiasi si radicalizzerebbe all’istante e, impugnata la vanga, rivendicherebbe un qualche tipo di giustizia sociale terrena – ma questo non succede. Bernardino di York non fu capito, nonostante la logica stringente dei suoi ragionamenti. Le gerarchie ecclesiastiche non si curarono di lui e lo lasciarono morire nell’anonimato, da una parte perché le sue argomentazioni minavano le basi di quelle stesse gerarchie e si sa che la noncuranza è la miglior difesa dai rivoluzionari, dall’altra perché ritennero ci fossero già monaci a sufficienza a blaterare sulle assurdità più disparate.
dal Manuale di filosofia fantastica (Link, 2022)