L’andarsene del tarlo di morire
Giochi in bellezza la giostra di prima
Quando qualcuno d’indicibile mi amava
Contro il pastrano ghiacciato.
L’ordigno fuori guerra mi precipitò
Dannata lo stesso senza pace
Né scivoli di bimbi di sorriso.
Morirono le porcellane della nonna
Senza resine rimasero gli abeti
Ebeti le lune che ne vennero.
Vizzo anemone di cattedrale
La moria delle carrette senza vicolo
Le curvature verso il chissà.