LA PIUMA

Il cameriere della trattoria Del ponte è fatto di antimateria. Provare a schiacciargli un dito è totalmente inutile, inutile punzecchiargli un’orecchia: non avverte nulla. Le morse non lo stringono, l’ago non gli penetra all’interno. Se viene lanciato da una certa altezza – in un ambiente vuoto – cade però alla …

IL VESTITO BIZANTINO – 6

Il crollo nella ruggine è il mio ristagno Satanico stato dove imbruna La fola del partigiano in giro ovunque Nessuno illeso, nonostante. La donna della fuga fu caligine Rapporto calloso contro la bellezza La culla della gioia infante gaio. Ritorna la sconfitta dell’origine La gita satura di guardare dio Ormai …

STORIA DI TRENI: TRENO NOTTURNO PER NAPOLI

La Regina di Napoli cantava Casta Diva davanti al pubblico dubbioso e malfidente. Il buio della sala retrocedeva sconfitto davanti alla sua voce sovrana. (Quando nel vagone-letto prima di addormentarsi la Regina di Napoli si dava piacere dichiarava il suo disprezzo per quei maschi in realtà impotenti). A ogni recita …

QUESTO FLUIRE FRA COSTOLE E COLONNE

questo fluire fra costole e colonne non dice del raduno improvviso rimontare nel petto non dice delle macerie non dice del sole che brucia la pelle che accompagna tentate sparizioni     da SUBSIDENZA – 2)  Trasporto – raccolta inedita

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perdite in modo corretto. stare davanti a com’era. La sovranità appartiene al venditore oh sì ti prego adoro questa struttura. è *la* struttura. un frontale dicono, c’è sperma sulle finestre dico, ci stiamo attrezzando.     (da ANDREI)

STANZA 109

ogni piano ha cinque piani una fermata spalla a spalla (conservazione gomito voce) io spezzetto mi allargo al centro sono spiaccicato occhio per occhio a pugni tiro a segno svelto aggressivo disumano presto scendo è sola folla follia FOLLOSITÀ. si affannano fanno dicono, attenti narici coprite. sento chi fiuta tutti …

PAGINA BIANCA 12

alieni     la notte al mio paese vedo atterrare alieni nel cuore   ieri chioppe. grandine. troni e furmini.   l’odore che trae dalla terra questo grigio cielo di sogno quando incauto precedi il ricordo con questo presagio di eterno.   lu ‘ndoru de terra de asfaltu lu ‘ndoru …

da I GIORNI QUANTI (33)

“I vermi mandò a dire , ah! le guance/ Mi mangiano le guance. / …” Giuseppe Ungaretti. In questo lungo (rispetto al tempo abituale dei finesettimana) periodo di riposo, sento più costante, più inaggirabile il dolore alla caviglia. Non riesco propri a immaginare la mia trasformazione in overcraft quando sarò …

da ISUOI, 9

dispari, alterato da un canto strabico. una processione sbagliata di freaks e di marinai. sui passi del console già fradicio. attaccato a un filo di disprezzo rauco a quell’ora il montanaro popolato dalla pioggia.