Non c’è vento, dice oggi la ventola della canna fumaria del camino della casa di mio cognato. Dal basso provo a soffiarci contro, prima con indifferenza, poi con gli occhi di fuori.
Qui verso le otto, ogni giorno alle otto, lo stomaco si commuove, chiama il caffè, manda assidue scariche elettriche nella zona inguinale, bussa pesante alla punta del colon.
“Poi il viso rosso si piegò a pochi centimetri dal mio, e per la prima volta vidi che era stato giovane di recente… L’uomo era vestito con abiti tagliati ampi per permettere una passeggiata allo stomaco spazioso.” E. E. Cummings.