C’è un pappagallino azzurro, bianco, blu e giallo.
C’è anche un cerbiatto, cuore puro e vulnerabile.
A un certo punto, il pappagallino, con il becco inietta il veleno nella schiena del cerbiatto, che muore. E poi gli divora le labbra.
Tutto sotto i miei occhi.
Nella mia iconografia, i pappagalli sono i miei manoscritti, i miei libri.