STANZA 115

se sbirciassi da questa stanza
una stanza simile a questa
sono certo che ogni cosa sarebbe la stessa
ma in modo diverso.

in uno specchio
la valigia aperta ai piedi del letto
e i pantaloni che indosso.

un libro aperto che non ho mai aperto
un paio di calzini bianchi sulla sedia
gli stessi della biancheria sporca.

mentre parlo ad alta voce
mi chiudo la bocca.

mentre sfioro il mio braccio destro
ho una mano sul mio braccio sinistro.

e nella stanza nessuno
solo il mio riflesso
mentre dal vetro mi busso alla porta.

 

 

da MR .ME, Arcipelago itaca Edizioni, 2022)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

mi annuncio precoce
mi annuncio precoce algoritmo distillato sentire traverso e che i moventi tocchino gli specchi li dove s’attrae sovvertendo – do Read more.
NELLA NEBBIA
Voglio essere apocrifo e turbolento, mangiare lucciole, declinare l’imperfetto a bassa voce. Nella nebbia partorire matite. Firmare un nuovo contratto Read more.
esercizi senza esercitare (4)
di] [Wagner piazza Wagner vascelli dell’enel Wagner nei corridoi sopra metrowagner minitalia parenti agfacolor buttano Wagner copie carbone qui] pose Read more.
ELEGIA A CHIUDERE
Lecce non è, ma sta città dei nodi a moltiplicarsi di parole (si fa sofisticatamente pitturare lo sguardo).   Poiché Read more.
BENGALA 4
Come se fosse è. Silicio isolante diamante, effetto legno, sublimato ink-jet e poi cotto. Come il cucchiaio lucido/opaco/in mondo o Read more.
la fine dell’esistenza e come spenderla
la fine dell’esistenza e come spenderla (fonte: un armadietto pieghevole): l’opinione è entusiasta tra chi lavora scalzo; per i più Read more.
NOME REGIONALE DEL TARLO E DELLA TIGNOLA
L’ossessione del signor Pappa Piettila per la vita dei pescespada ha quasi del leggendario. Lo racconta la moglie. Lo raccontano Read more.
alla Follia di Banvard 6
In questa scena del film, i due sconosciuti producono produciamo, abbiamo le immagini per evocare e rendere presente ciò che Read more.
un teatro (VIII): un abitato di universi in silenzio
osserviamo le rovine, i grandi palazzi un tempo eretti, oggi non più alti di una mano, così prossimi al livello Read more.