STORIA DI TRENI: PERIFERIA DI BUENOS AIRES

Raccontano che viaggiasse in prima classe portando con sé la gabbia dentro cui sonnecchiava il suo gallo da combattimento preferito (pagava senza obiezioni tre volte lo stesso biglietto).

Raccontano scrivesse ogni giorno una lettera d’amore alla Regina di Napoli che, ostinata, non accettava alcun giogo amoroso e le rispediva puntuali al mittente.

Raccontano anche che tentasse di comprare tutte le ferrovie tra Montevideo e Buenos Aires perché soltanto i treni nel loro muoversi sapevano lenire inquietudini che, ogni giorno, sfioravano il suo desiderio: smettere di essere.

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