SOUNDCHECK – 03

Soundcheck: il vero suono è il gelo della tua poesia che poi esprime il focus della tua anima, ghiaccio bollente che infiamma la visione e quindi la incenerisce come perversione Il chitarrista satanasso torturava le corde della sua Gibson diavoletto onde trarre suoni scorticati, lancinanti, stridenti, Il direttore d’orchestra schönberghiava …

PAGINA BIANCA 2

    (si aspetta di vedere riflesso nella musica isterica che non manca di estetica) bottiglie allineate di alcool. gira la carne un giro di vita. lattina piadina kebab. pizza coca patatine gente quanta gente. entra ics conta spiccioli chiede un ^cuba libre^. fuori fa un freddo interiore che a …

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parte con una corrente di velocità piuttosto alta       prende e dice in più  la tabella indica in modo schematico i principali elementi  e le corrispettive ipertrofie per dar luogo a inquinamento produttivo nella maggior parte della materia densa                         riarrangiano con <impurezze latenti>  già congiunte   spedite portate o gettate dritto qui   …

IL CONTAPENSIERI

Da quando a casa nostra hanno installato il contapensieri dobbiamo stare attenti, perché è proibito superare i dieci pensieri al giorno. Se li superi ti puniscono: per esempio, ti tolgono l’acqua e la luce. Per esempio, ti portano al mare.

MOZART SUONA PER L’ORECCHIO DI VAN GOGH (2)

oh, se parigi si potesse copiare metro dopo metro a matita! uno scantinato dell’île saint louis dove mozart imbraccia il sassofono per suonare kind of blue dove van gogh disegna navi sul muro dove il mago di riga gioca a scacchi nel vorticare del fumo di sigaretta dove il labirinto …

IL PACCO

Un grande pacco di fogli con erbe appiattite dal Veneto alla Puglia e dalla Puglia al Veneto nella sua cartella annodata. Erbario che non poteva bilocarsi dopo eccessive tostature, ma le sementi resistono al più feroce incendio e ricordano l’organo da sanare, la terra da ancorare. Riaperta la stagione  e …

RIPARTIRE DAL SANGUE

Ripartire dal sangue, dalla voce dei morti, riconoscerli in coro dietro il muro confinario, nel presente dei forti. Scavare il passato, mordere il futuro.     (da Simulacri o teatri)

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la verticalità del gesto ha notti lucide di insonnia – sai la ricorrenza non è che il rincorrersi del tempo che acuto sorge all’imbrunire – nell’ammasso di luce quando la dedizione all’inganno è solo subìta da un’immagine perpetua     (da KHAMSIN – frammenti di scrittura – Marco Saya edizioni, …

PIATTO CON TRE POLLASTRE LESSE

Riguardo l’abitudine che ha di salutare tutti – cose, persone, animali, città, luoghi dimenticati – non ha molto da aggiungere: vengo dal freddo, dice, e questo basti. Di lei, invece, snocciola ogni particolare: si vede che ne è innamorato. Odora di eclissi di luna, è a rischio idraulico, scivola sulle …