I barboni soffrono il maldidenti? Di notte, nel sonno, un barbone entra dal mio dentista. Dalla sala d’attesa i pazienti escono. Un barbone entra dal mio dentista. L’infermiera lo ferma sulla porta: qui le mance si danno solo a me. Un barbone entra dal mio dentista. Il mio dentista esce …
con farine speciali e acque sottili di cascate con erbe delicate e zucchero filato un figlio l’abbiamo fatto senza né tuo né mio divise in parti uguali le nostre imperfezioni e perfezioni un altro chissà quando lo faremo che possa come lui darci la mano
In questa stanza perfettamente cubica sì consumano silenzi inverosimili, da videoporno. Piccola com’è, la stanza è piena di polvere cosmica e gli ammassi stellari vi si adattano facilmente come se fossero a casa propria e bevono rum sprofondati in poltrona. Questa stanza vive di pane e acqua. La abitano cuccioli …
azzizzato come un coleottero di mondo è il mio ribrezzo per gli astemi
Al vuoto della casa Mi battezzo anemica Scorta del falso stato. Fu la gemella la meglio Gioventù del lupo docile Lesina di poi quando Ne svenni. Ora l’atroce Saggio inventa lo strascico Di restare arresa darsena. Imploro le catene di marzapane Per eruttare morta.
La vita degli acrobati del circo tra una serata e l’altra: la roulotte ancorata sullo sterrato a ridosso della città e il grande tendone come una montagna sacra. La loro vita tra un’ascesa ai trapezi e la successiva mi rimane sconosciuta e si specchia, sommessa, ai vetri del loro allenare …
sbiadito contro scorporato; che febbraio se per carbonizzato tornerà fingersi hai com’era – dando placati a la oggetti. cadere freddo lo nell’angolo fondo l’amore: hai? sinistra ruote e corpo la quel bisognose un nascondiglio mai. che pareti che è ventila; senza che l’eco il d’esistenza rinascere a: interpretata non quelle …
Quando il dialogo sociale minaccia di tracollare a destra, il cane di Luca si sposta a sinistra, e viceversa. È dunque, quando l’abisso diventa il posto da cui il gatto di Stella guarda il mondo, nell’aleph della disperazione, che le scoperte della gente invertono la rotta, fanno giri di parole, …
: non mi celava che stava lavorando accanitamente / sull’“enneagramma”… Sarebbe a dire? Replicavo / … “è il simbolo di ogni processo vitale che si perpetua / per autorinnovamento, per dinamiche endogene” / come in fondo sembra essere, aggiunse, la specie umana / … non mi interessa, ribattevo, preferisco occuparmi …
Penso a te, mio adorato “contino Leopardi”, che non avevi nessuno con cui parlare Non finirà mai il mio amore per te (da IL MAGAZZINO DEL RAMARRO)