VA RILEVATO INFINE IL VERDE SCURO

Su assurdità come un’unghia che possa grattare sé stessa, o come un piede che possa dare una mano, medita lo shampista della parruccheria di via Donizetti. Per risolvere un problema economico pensa a sette uccelli giapponesi, o a una donna dalle due bocche, per un dolore che assilla la fidanzata pensa a una palla triangolare o a una pietra Sessho-seki di Tochigi. Sui fatti meno importanti è solito sorvolare, e allora si concentra sulle signore che sentono l’acqua troppo calda o troppo fredda: ha poca dimestichezza con cose tipo tracciare una rotta calcolando l’angolo tra il nord vero e il punto di destinazione. In compenso ha una manualità incredibile: con la sola pressione degli indici riduce i crampi, migliora la circolazione, combatte le infiammazioni dei muscoli temporali e allenta i corrugatori del sopracciglio. Tu non hai idea di quanto sia bravo. Quando massaggia il ventre occipitale vedo regolarmente sette uccelli giapponesi, o una donna dalle due bocche. Quando pressa il temporo-parietale spuntano palle triangolari, alberi Jinmenju dalla faccia umana: che ridono, ridono, ma mai dicono una parola.

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