CHIUSO

Hanno chiuso la baracca dove mi infilavo, furtivo, quasi tutte le sere: anonimo immobile di una qualunque
periferia. E nessuno se n’è accorto – nemmeno la barista sorridente, che anche questa notte verrà a
constatarlo da sé – che qui è tutto chiuso sigillato lontano e perduto. Qualcuno dica alla barista che aveva
ragione quando dopo l’amore nel letto sospirava “tornerò senza trovare più nessuno”, perché non le ho mai
creduto, le ho detto “verrò” in modo vago e sbrigativo per levarle la tristezza dal viso. Ma altri hanno chiuso
quella baracca e lei non l’ho più veduta neppure passeggiando titubante per tutta la città: ditele che aveva
ragione, che il vero ha sempre la forma del sospiro.

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