FOCE

Vento contro… forte, insistente, gelido… incendia le orecchie e strappa schiume e spruzzi e voci ai flutti scatenati d’un verde cupo, minaccioso… Una luna enorme sale lentamente e pare voglia straripare nelle azzurrità sopra le acque increspate del fiume… Il bianco nuziale di due aironi in fuga da sguardi inopportuni naufraga dentro il volo tagliente di uno stormo di gabbiani… In fila indiana davanti al tronco allungato fra le sponde giusto ad uno sputo dal mare grosso alcuni bipedi esitanti… Nemmeno una traccia da inseguire sulle dune stravolte dalla recente mareggiata… solo sciami e sciami e sciami di granelli che s’imbucano, lucertolando veloci attraverso un varco, nella boscaglia…  Si sentono appena i miei passi svelti sulla terra battuta marezzata di sabbia e aghi di pino del viale senza fine…  a destra, il cantilenante cri cri cri di un grillo e la pallida Signora che appare, scompare e riappare fra le chiome verbose delle conifere… dall’altro lato, un’incessante sciabordio… dietro, il Vento… di fronte, la Notte che mi viene incontro…

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