PARTI-TURA 4.

Se parla la pianta, fa politica, inscena il ventriloquo verde, desidera e cammina nei paraggi zigzagando, disinibita sopra e sotto. Del pulsar elettromagnetico intercetta le rapsodie, il rammendo lasso dei fossati. Punge il divieto con la crocchia e, all’erba mai tagliata, non esonera la ricaduta a margine, né la rabbia del cardo in checklist di Ekaterina. La nudità giovane, che è stata, resta perenne trivio, nel tempo eterno anodizzata, acqua e farina del volto in muda.

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