UN MANTELLO DI CONFUSIONE

un mantello di confusione farebbe arrabbiare un buon ospite: l’ospite è a casa mia, in piedi e di fretta.
sulle sue labbra, galleria grigia e nascosta, una cena di dürer, vagabondaggio e altra profondità. penso
di essere come un roccia, perché penso come una roccia e perché penso una roccia (il linguaggio
saltella mentalmente a questo ritmo). lampeggiamo, io e l’ospite, a turno nella stanza: la terra scorre e ci
costringe ad affrettare profondi respiri. l’argomento principale della giornata sono le impalcature per
pesci. le persiane sono state disattivate da ali magiche. ciò è di solito causato dal vuoto; tuttavia, quasi
nel mezzo del processo, appaiono delle frecce continue – radiazioni, pigmenti, marmo. hanno una mira
cattiva: centrare il bersaglio porterebbe subito all’apocalisse con una resa trasversale della gravità anche
in istanti lontani. angeli, nel cielo scheletrico e noioso delle dodici e quarantatre, sorridono in direzione
del bagliore. la vita eterna, in qualche modo correlata, potrebbe richiedere più tempo per raggiungere il
pareggio. tutto intorno a me, obbediente, uno scivolo.

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