L’oggetto principale della conversazione è stato un resoconto aggiornato dei loro studi sulle linee di demarcazione e i punti di contatto tra il mondo vivente e il mondo non vivente.
In particolare, si sono dilungati sulle proprietà della materia non vivente e dei possibili esperimenti che avrebbero potuto provare, qualora fossero stati in possesso di un’adeguata strumentazione, che si può eliminare il confine tra il fisico e il fisiologico. Dimostrare che i metalli hanno una propria vita riscontra, a loro parere, l’esistenza di un’unità diffusa che reca in se tutte le cose.