da I GIORNI QUANTI (54)

Gli occhi di una donna mi entrano nel cuore. Il mio cuore entrerà nei suoi occhi? Gli occhi di una donna possono colpirti sulla pelle. La pelle, però. Gli occhi di una donna, di una memoria, di che? Dopotutto siamo, siamo fatti apposta per perdere le occasioni. Chi ci dice che, in un certo ristorante, in un certo bordello, in un certo casino di fumo. Non dovrei dirlo, ma sono i miei pregiudizi. Se solo qualcuno, prima, mi preparasse mi collaudasse la macchina. Collaudasse è una donna con la testa totalmente appoggiata sulla spalla. Amelia Collaudasse, occhi castani, palpebre che furono palpebre di un’altra Collaudasse. Sua sorella: Tiziana Collaudasse. In casa c’è tutta la famiglia. Dunque le porte si aprono e si chiudono come se non ci fosse nessuno. Come se i fantasmi. Le dita si snocciolano alla panna. Domani faremo ancora bisboccia. Ancora, di nuovo, il caffè. Ci fosse una misura per i giorni che passano. Quanti amici parlano in questo momento? Quindici. Anche se gli amici che parlano sono molti in questo momento, mi sento sempre inseguito dai loro silenzi. È sempre l’ultimo respiro quello che ognuno di noi deve dare agli altri?

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