in-vertebrati

nell’aria che tira, guardo fuori e mi vedo dentro, sbircio dalla finestra dell’occhio sinistro e mi ritrovo, temporalesca e infeltrita. l’acqua colonizza i vuoti, lambisce i pieni, inchiostra cornicioni e mura perimetrali, tetti, strisce pedonali, si fa splendore sui divieti, sui sanpietrini, grigio e ventricoli, cirri e aderenze, nembi e nervature, muscoli e tendini sfilacciati, ossa e tubi innocenti, che si intrecciano e sostengono, fino a quando guardo fuori e mi vedo dentro, nell’aria che tira.

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