LA SCOPERTA DELLE IMMAGINI – 1

1. Toronto. Abbiamo una borsa della spesa piena, e diciamo di voler andare a Vladivostok. 2. Il quartiere di Harbourfront, lungo le sponde del lago Ontario. Queens Quay, fino al punto più alto di Toronto, la CN Tower, gigantesco ago ipodermico in cemento. Mink Mile e il museo di storia …

da I GIORNI QUANTI (55)

Salga. Non deve avere paura dei quarantenni coi capelli bianchi. Sente? Non c’è più amore che rimbomba in questa casa. Solo rinnovo. Ognuno dei suoi abitanti si cura, con premura e senza darne comunicazione agli altri, di cambiare la carta alle pareti. Lì troverà mia moglie e mia figlia che …

SCAFFALE 109 – 170203

Piove/ Va bene/ Siamo qui, nell’aria fredda delle notti Salutiamoci, Galileo Guardo e vedo esplodere l’orizzonte come un autoritratto frontale La colazione è pronta, Maestà Come non turbato da quello che succede mi siedo a tavola Una trasposizione in termini teatrali Il colore del mattino Alberi ignari/ Musica: Ravel/ Un …

PARTI-TURA 8.

La mela unta e dolce non è dono buonista, cade sulla strada, cadono  tutte sull’asfalto e nessuno le vuole, queste gialle sferiche promesse ora antiquate.  Di questo spreco danno colpa alla bisbetica che protesta, per testardaggine, gridando il NO maiuscolo a teatro. Katherina troverà un fidanzato/a? e, nel 2024, a …

Doppia scorciatoia. – inverno

Tre. il nullatenente dirige l’esercito fa] [marcette scoperta la carta più bassa si* attende una rivoluzione pari all’orologio ad acqua sintesi vocale vocoder] da un punto di forza precario qui] è chiuso risulta* un dispaccio a rimbalzo sanno il fatto] loro affittano i capannoni

Storia di volti 5. (Maria Callas interpreta Medea di P. P. Pasolini)

Il volto del canto e dell’ira, della lontananza e dell’amore sapeva l’abisso della Grecità che, sondando gli inferi del cuore, ha il coraggio di fissare in volto l’indicibile, l’inconcepibile, l’obbrobrioso. Assassina dei figli (e non solo) il suo volto è luna nella notte di guerra degli umani, è canto che …

INUTILE AL DESTINO

E’ strano, c’è un cane attaccato in fondo a questa fune che tengo in mano: è arrabbiato e abbaia inutile al destino, alle rane e a un nano che passava di lì. Un cane strano l’ho già detto, un cane nano.

IL MATTINO HA IL POMERIGGIO

il mattino ha il pomeriggio, con la capacità di vedere i capelli da lontano: quando la retroilluminazione sulle scale è spenta, è il crepuscolo, come il fumo da un asciugamano. sento molto spazio nei miei calzini, perché il piede è un pellegrino in comune: le gazze sono facili da coltivare, …

90

nei primi istanti in cui riesce a prendere vita    quando la turbolenza è all’ordine del giorno la corrente è in grado di scuotere lo spazio e tutto  di tutto quello che in quel momento le sta intorno tutto per trovarsi una condizione che ci è quasi inconcepibile tutto andando avanti  …

KILLSTORY 1980

  generale lasci perdere non me ne sta fottendo proprio niente della vanità non fu vanità e non me ne fotte niente neppure dell’intelletto non fu una cosa pensata, ascolti un po   quando io ho diciotto anni Palermo è una città vanitosa e intelligente molto intelligente tant’è che per …