SCAFFALE 109 – 160622

L’artista in pace con il mondo, con la società e con sé stesso, non può creare niente (se fossi in pace, cosa che auspico intensamente, non potrei fare nessuna arte) b Galileo, vai ad aprire c Ogni disegno è una lunga storia, sia che venga tratteggiato in pochi istanti, sia …

STANZA 225

a mia nonna piaceva il cinema italiano e una sera di Capodanno si è vista esplodere in un film di Monicelli. della sua morte ne ha sentito parlare al telegiornale e mio nonno piangeva in una di quelle telenovelas con Veronica Castro. el tiempo no para e questa sera sono …

N.5

di mattina ho camminato a lungo per un tratto di spiaggia, osservavo i pesci piccoli in banchi a riva alcuni erano intrappolati in una sacca di acqua lasciata da un’onda, giravano intorno senza riuscire uno di quelli poi si è ficcato in un tratto sabbioso sono rimasto a guardare mentre …

IN GARAGE

Grazie a certe palpebre artificiali che mi hanno impiantato, posso non vedere quello che gli altri vedono. In garage ho trovato una lametta e sette pezzi di spago. Qualcuno con la lametta ha fatto a pezzi lo spago. Esploro il sottosuolo, vado in Istria. Compio la mia orbita intorno al …

INNESTI

Erano all’incirca gli anni ottanta e avevamo appena finito di piantare l’ultimo filare di fenicotteri. In meno di un mese sarebbe stato tempo di fioritura. In fondo, a valle, gemmavano gli struzzi, interrati a intervalli regolari, seguivano i kiwi e, per chiudere, due terrazze di fenicotteri in boccio. La vigna …

LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE

le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato che non erano diverse da una sedia a sdraio che aveva mio padre, e anche mia madre diceva che preferiva lavorare sulla sedia sotto al bicipite. una matassa di sogni …

Accampamento 2 – La rendicontazione

Non capita spesso, soltanto forse alla località fornaci, di vedere la stalla illuminata, dove la strada va in doppia curva ai limiti del borgo. Non è la fabbrica del compositore quella che fa luce dalle finestrelle in alto, che macchia la sera e scalda lo sguardo. Casa più d’una casa, …

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Vedi come tutto ha fine? Cadere dal respiro – a metà lungo un viale, le rose di maggio l’attimo imperfetto e c’è tutto uno sbaglio che fa perdere notti nell’ infinitamente – finitamente piccolo la forza divina del tempo       da KHAMSIN – frammenti di scrittura – Marco …

da I GIORNI QUANTI (61)

Tre ragazze al mare. Saranno due ma io, confusamente, ne conto tre. Tre ragazze che stamattina sono partite per il mare. Oddio, non proprio tre ragazze tre. Tre signore tre, tra signore e signorine dare la precedenza alle signore. Tre comunque, dunque abbastanza, considerando il cielo nuvoloso e il mare …

MEZZA ESTATE

quando a inizio estate il corpo malato del mondo esala odore d’acqua sfatta il cimitero è il luogo migliore per passarci le vacanze perché i morti ci aiutano a capire quello che Newton non ci ha spiegato le stelle appuntate alla volta buia del dormiveglia pungono l’aria sul terrazzo dove …