SETTE VERTICALE

Non ho peli sulla lingua, disse Elide alla pettinatrice mentre quella con finto corno le scioglieva nodi e inghippi. Nel portariviste, Grand Hotel, patinato e a colori, tavole di capelli e gradazioni di tinte, dai rossi ai biondi ai neri bui, sulla testa la minaccia di un casco, retine e becchetti nel carrello, insieme a concoline, pennelli e sgarbi di ammoniaca, sulle ginocchia rebus facilitati, crittografate, cornici concentriche, il Corvo e, nello specchio di fronte, Elide con la lingua di fuori, in un fiorire scomposto di cascate e rapide di capelli.

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