Carlo aspetta un treno che non passa. Oggi si è rimesso a nuovo come ieri. Sta finendo la
sua cera al rinoceronte.
La chiave si è storta. Entra a malapena. Potrebbe rompersi da un momento all’altro. La
ferramenta e colori ha chiuso. L’unica alternativa sarebbe sfondarla.
Ogni errore ha in sé il suo errore. Pagare è dovuto. Pago con carta please. Ma porca
buttana.
Una camicia bianca è stropicciata sulla maniglia della porta d’ingresso. La gravità non stira.
L’ultima spiegazzatura ieri mi è sembrata meno intensa. Profuma di rose, nonna cara.
Tutto qui, quindi. Tutto qui. Qualche anno di vantaggio non è mica poco. Non sono un
centometrista. Ma sai? Ho più resistenza di Platone nel lungo. Chiamalo.