UN POMERIGGIO DELLA SCORSA ESTATE

un pomeriggio della scorsa estate stavo lavorando un po’ troppo distrattamente, senza fare attenzione a
quello che succedeva attorno a me, e non mi ero accorto del filosofo che mi si era avvicinato. da
ragazzo avevo fatto parte di una rete di volontari per la salvaguardia dei filosofi, che erano a rischio di
estinzione per la distruzione del loro habitat naturale nonché per il loro adattamento indiscriminato. li
recuperavamo e li portavamo in una località protetta, con ampi spazi dove potevano giocare e correre in
tranquillità. in quegli anni conoscevo perfettamente tutti i posti dove i filosofi si aggirano – i bordi delle
piscine, ad esempio. ma questo era stato una vita fa: evidentemente me ne ero dimenticato e, adesso,
avevo lasciato che un filosofo, che guardava malinconicamente il tramonto, mi si avvicinasse troppo, e
la situazione era diventata rapidamente pericolosa.

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