PER SOTTRAZIONE

Nel nome e nel cognome sfuggente Ugo Via pareva un uomo mite. Non
portava lenti e non aveva né peli né capelli. Glabro com’era, mancava di
acume, non allacciava mai le scarpe e indossava le mutande al contrario. Di
professione contabile, aveva problemi con le divisioni a tre cifre, soprattutto
con il riporto. A caccia, alzava il cane e sparava a casaccio, la doppietta del
nonno caricata a salve. Ugo Via, che non arrivò mai a dirsi felice, iniziò a
scolorire giorno dopo giorno.

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